Ecco le vostre storie con protagonista un inetto.
Complimenti :)
Rachel
Mammoni Per Sempre
Un uomo, che si chiama Paolo, ha trent’anni, e vive a Roma con la sua Mamma e il suo Padre. Paolo lavora in palestra, dove pulisce le macchine e saluta i clienti quando arrivano. Il suo lavoro non è molto interessante, ma Paolo anche non è un’uomo molto interessante. Infatti, lui è un’uomo un po’ strano, sinceramente. Quando lui pulisce i pesi, ad esempio, pulisce una per 2 minuti, e dopo fa la prossima per 2 minuti, eccetera eccetera. Ha bisogno di pulirli ogni giorno, dopo una persona li usa. Se i pesi non sono perfettamente puliti, lui pulirà di nuovo.
Un pomeriggio, dopo lavoro, mentre stava camminando a casa, ha incontrato una ragazza che stava camminando nella stessa direzione. Lei sembrava familiare, lui pensava, e finalmente si è accorto che lei aveva frequentato in palestra lo scorso settimana! Lui pensava che lei era bellissima, e per questo motivo le ha chiesto se voleva andare al cinema. Lei ha accettato l’invito e loro sono andati in centro. Era l’inizio di un rapporto divertente, amabile, e piacevole. Continuava per qualche settimane fino a la ragazza gli ha chiesto se poteva andare a casa suo. Lui non voleva che lei sapesse che lui viveva ancora con i suoi genitori e non ha avuto un buon lavoro. Non sapeva cosa da dire! Quella sera, nel suo diario, ha scritto le sue paure:
“Boh…non posso dirle che ancora abito con i miei genitori, nella mia stanza che ho avuta da bambino…Questo è un disastro! Se io lasciassi la casa, non avrei soldi per una casa o appartamento, e certamente non potrei sopportarle. Ma, sono innamorato di Stella e non voglio perderla. E anche, se lasciassi la casa, chi farebbe il bucato per me? Chi preparerebbe la cena per me? Non so come vivere da solo…”
Siccome lui non aveva altri amici inoltre Stella, lui non poteva chiedere nessuno per consigli. A causa di questo, i suoi pensieri sono stati in giro nella sua mente. Non poteva concentrare al lavoro, e mostrava perché i pesi non sono così puliti.
Finalmente, lui ha deciso di lasciare di Stella ed è rimasto con la sua Mamma, invece. Lui non aveva la fiducia di vivere lontano dai suoi genitori. Siccome non aveva il talento di trasferirsi, lui ha continuato di passare il suo vita con i suoi e nel palestra. Una vita sicuro, ma non speciale. Lui è diventato la Mammoni per sempre.
Elizabeth
Mia mamma e io.
Matteo era un ragazzo che abitava a Los Angeles con sua mamma. Lui era figlio unico e per questa ragione sua mamma lo proteggeva eccessivamente. Da bambino aveva preso una forte polmonite, e divento sempre malaticcio. Dopo un tempo ha sviluppato una rara ossessione igienica. Lavava sempre sue mani e non socializzava con nessuno perché aveva paura di essere contagiato da un virus. Durante sua adolescenza lui pensava sempre di essere malato benché non fosse certo. Queste malattie immaginarie erano scuse per tutto nella sua vita. Non aveva lavorato mai perché pensava di essere molto fragile, e non faceva sport per la stessa ragione. Lui anche non decideva niente da solo perché sua mamma aveva una forte influenza sulla sua vita. Matteo solo parlava con sua mamma e scriveva tutti i giorni in un diario. Si rifugiava anche nei libri di fantasia e scriveva molte storie nel suo diario. Lui ha vissuto la maggior parte della sua vita così, ma un giorno sua mamma ha avuto un inaspettato incidente stradale e è morta. Matteo ha dovuto affrontare la realtà e si è rendo conto che non sapeva fare niente da solo e che non aveva nessun amico.